CORRERE IN DISCESA

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LA CORSA IN DISCESA 

E IL NR. 1 DELLA SPECIALITA'

Prendendo spunto dalla 40^ Edizione della  "Mezza  Maratona Nevache - Briançon"  dello scorso 9 agosto, che si è disputata atttraverso un percorso davvero particolare ed atipico, che ha visto un dislivello negativo di circa 400 metri, proviamo a fare qualche considerazione sulla corsa in discesa.

La corsa in discesa diventa infatti molto spesso protagonista, nel periodo estivo, delle gare in montagna, dove i tratti in discesa permettono generalmente di rifiatare dopo qualche impegnativa salita.

Proviamo ad affrontare questo tema e a presentare il nr. al mondo in questa specialità, lo spagnolo Kilian Jornet i Burgada.

Forse non tutti sanno che anche la corsa in montagna è una specialità dell’Atletica leggera, svolta ovviamente in ambienti montani e fa parte con pieno diritto del Calendario sportivo della F.I.D.A.L. (Federazione Italiana di Atletica Leggera).

Le competizioni relative alla specialità della corsa in montagna si svolgono in massima parte sui sentieri che attraversano prati o boschi, in percorsi complessivamente strutturati in modo tale che per la maggior parte sia possibile l’azione di corsa (in presenza di alcune pendenze particolarmente elevate è di fatto lecito, oltrechè necessario ...., camminare).

Per regolamento, in un tracciato di una gara di corsa in montagna, devono essere compresi consistenti tratti di salita (oppure di salita e discesa); possono far parte del percorso anche tratti di strada asfaltata, a condizione che la loro lunghezza non superi il 20% della lunghezza complessiva del percorso di gara.

Per quanto riguarda la pendenza, quella media deve essere compresa tra il 5 e il 20%.

Il punto più alto del percorso di gara non deve essere posto oltre i 3.000 metri di quota (tranne qualche rarissima eccezione che deve essere oggetto di specifica autorizzazione da parte della Federazione).

Quattro sono le tipologie della corsa in montagna : 

  1. corsa in montagna classica
  2. corsa in montagna di lunga distanza
  3. corsa in montagna a staffetta
  4. corsa in montagna a cronometro.

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Kilian Jornet i Burgada

La corsa in montagna classica è la tipologia più diffusa tra queste quattro tipologie; il regolamento prevede come distanza di riferimento per la categoria seniores circa 8 km. per le donne e circa 12 km. per gli uomini; distanze inferiori per quanto riguarda la categoria juniores (4 km. per le ragazze, 8 Km. per i ragazzi) e la categoria allievi (3 km. per le ragazze e 5 Km. per i ragazzi). La corsa in montagna di lunga distanza prevede percorsi con lunghezza compresa tra i 20 km. e la distanza della Maratona (42,195 km.). Le altre due tipologie (staffetta e cronometro individuale) sono molto poco praticate.

Ma veniamo alla corsa in discesa, l'oggetto principale di questo articolo.

La corsa in discesa è un tipo di corsa che è molto particolare e complessa e può essere causa di seri infortuni, anche ai podisti bene allenati, ma che di rado si trovano a gareggiare in percorsi con questo tipo di caratteristica. Nella corsa in montagna, sia essa trail o skyrace o nel tracciato classico, che alterna salite dure a discese ripide, la discesa diventa protagonista e accompagna gli atleti per buona parte della gara.  

Una delle regole indicate dai tecnici specialisti della corsa in montagna stabilisce che, in discesa, si recupera circa il 50 % di quello che si perde in salita. Essi sostengono infatti che, in un percorso di 10 Km., composto da metà in salita e metà in discesa, con una pendenza lieve (intorno all'1 - 2 %), la perdita per chi vale un tempo intorno ai 40' in pianura, si può calcolare in circa 50 - 55 secondi. Il calcolo prevede una perdita di 1' 45" nella parte in salita ed un recupero di 50" - 55" in discesa.

E' molto importante nella corsa in discesa l'appoggio del piede. Proponiamo uno schema tratto da un libro americano sul "Running Downhill",  che evidenzia in modo molto semplice ed immediato come deve essere l'appoggio corretto :

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La corsa in discesa può comportare dolori muscolari, in particolar modo a coloro che non sono adeguatamente allenati, oltre al rischio di infortuni al tendine rotuleo, nella zona del tallone e la possibilità di varie patologie che possono derivare dal cosiddetto dito "a martello", come nell'immagine seguente.

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La corsa in discesa sollecita in particolar modo i quadricipiti ed i problemi al tendine rotuleo possono capitare con maggior probabilità ai podisti che dispongono di quadricipiti poco potenti e rotula mobile; il tendine è costretto infatti ad un superlavoro per cercare di sopperire alle altre deficienze e questo superlavoro aumenta in  modo esponenziale il rischio di infortunio.

Dopo avere menzionato i possibili problemi che possono derivare dalla corsa in discesa, si possono suggerire alcuni consigli per ridurre al minimo i rischi. Correndo in discesa è molto importante mantenere il bacino basso e non arretrato e le spalle in avanti; appoggiare la pianta del piede e soprattutto l’avampiede, senza "atterrare" con il tallone (come indicato nello schema precedentemente); verificare che non si corra con le dita dei piedi "a martello", cioè con le dita rattrappite per controllare la discesa. Il fenomeno è particolarmente evidente in chi ha il piede cavo, perché le dita "a martello" consentono di sopperire a una base d’appoggio troppo limitata.

Non è consigliato un allenamento specifico per la corsa in discesa, proprio perchè più si corre in discesa e maggiore diventa il rischio di infortunio. Si può al limite provare ad allenarsi senza problemi in tratti di discesa con una pendenza massima del 2 - 3 % che non presentano rischio di traumi.

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 Kilian Jornet i Burgada

il più grande discesista del mondo !

Kílian Jornet i Burgada, nato a Sabadell il 27 ottobre 1987, è uno sci alpinista e atleta spagnolo di skyrunning, specializzato nell’Ultratrail. Ha vinto la classifica finale dello Skyrunner Word Series dal 2007 al 2009 e dal 2012 al 2014.

Da sempre legato alla montagna, Kílian Jornet i Burgada è nato e cresciuto a Cap del Rec, un rifugio a 2000 metri, gestito dalla sua famiglia a Lles de Cerdanya. I suoi genitori, grandi appassionati di sport e di montagna, sin da bambino l'hanno coinvolto in parecchie ascensioni, anche in quota; a cinque anni Jornet i Burgada aveva già toccato i suoi primi tremila e quattromila. All'età di tredici anni ha iniziato a fare gare agonistiche di sci alpinismo, entrando nel CTEMC (Centro de Tecnificación de esquí de montaña), un centro di scialpinismo della Catalogna.

Come molti altri sci alpinisti in estate gareggia nelle corse a piedi per prepararsi (da ottobre ad aprile) alla stagione invernale. Attualmente vive a Les Hoches ai piedi del Monte Bianco.

Con più di 75.000 voti a favore, Kílian Jornet i Burgada è stato eletto dai lettori dell rivista National Geographic "Adventurer of the Year" per il 2014.

Il 17 giugno del 2009 ha battuto in 32h 54' il record del percorso "GR20" che attraversa l'intera isola della Corsica, riducendo di quasi quattro ore il record precedente detenuto dall'italiano Piero Santucci. Il "GR20" è considerato la via più dura sulla lunga distanza in Europa, con una lunghezza di circa 200 km e 12.000 metri di dislivello cumulativo.

Il 30 settembre del 2009 Kílian ha superato un altro record; questa volta in Sierra Nevada (U.S.A.), concludendo il "Tahoe Rim Trail", un percorso di 165 miglia (266 chilometri circa) intorno al Lago Tahoe che attraversa gli Stati della California e del Nevada. Il precedente record di 45h 38' è stato frantumato da Kilian che chiuse il percorso in 38h 32'.

Il 9 giugno 2010 Kilian ha portato a termine la traversata dei Pirenei in otto giorni e tre ore. Partito da Cabo Higuer sulle rive dell’Atlantico con l'ausilio di un GPS e un telefono, è arrivato al Mar Mediterraneo dopo una corsa lunga 830 chilometri e un totale di 40.000 metri di dislivello complessivo. Il precedente record era intorno ai 15 giorni, mentre i normali escursionisti percorrono questa distanza in non meno di un mese !

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Kilian Jornet i Burgada

Il 28 settembre 2010 ha stabilito, in 7h 14', il nuovo primato di velocità di salita e discesa del Monte Kilimanjaro in Africa; ha raggiunto i 5895 metri della cima in 5h 23’ 50’’ abbassando di ben 50' il record precedente, mentre il tempo della discesa, al cancello di Mweka (dopo 41 km e 8.492 metri di dislivello complessivo), è stato di 1h 51' : totale 7 ore e 14 minuti, che hanno gli permesso di abbassare il precedente record del percorso di più di un’ora.

Il 14 giugno 2011 ha impiegato 5 ore e 19 minuti per stabilire il nuovo record di salita e discesa del Monte Olimpo. L'atleta catalano è salito sulla montagna degli dèi dell'antica Grecia percorrendo la via più diretta possibile, tagliando numerose volte il sentiero e attraversando anche tratti di roccia esposti. E dopo un errore di percorso, che gli ha fatto perdere 20 minuti circa, Jornet ha deciso di scalare anche la terza cima dell’Olimpo (punta Stefani 2908 metri), oltre alle due principali (punta Mitikas 2.918 metri e punta Skolio 2.912 metri) come da programma. In totale, il percorso misurava 44 chilometri, per un dislivello complessivo di circa 6200 metri su terreno molto tecnico.

Il 12 maggio 2013, a inizio stagione agonistica, partecipa alla "Transvulcania Ultramaratón" delle Isole Canarie, vincendola e stabilendo il nuovo record del percorso in 6h 54' 09''.

Il 2014 costituiisce per Kilian una stagione agonistica densa di successi e primati. Il 27 e il 29 giugno si aggiudica rispettivamente i titoli di Campione del mondo Skyrunning nelle specialità Vertical Kilometer e SkyMarathon, gare disputate a Chamonix. 12 luglio 2014 partecipa alla "HardRock 100" nello Stato del Colorado, una degli Ultratrail più impegnativi nel panorama nordamericano, con 162 Km di percorso e 10.000 metri di dislivello. Kilian ottiene la vittoria e stabilisce il nuovo record della corsa in 22h 41' 35''.  L'11 ottobre 2014 conclude la Skyrunner World Series a Limone sul Garda, trionfando in tutte e tre le specialità, la Sky, il Vertical Kilometer e l'Ultra.

A partire da giugno 2012 Kilian Jornet i Burgada ha dato vita a "Summits of my Life", un nuovo progetto che lo vede impegnato nel tentativo di migliorare i record di salita e discesa in autosufficienza di alcune fra le più note e alte montagne della Terra : Monte Bianco, Monte Cervino, Monte Elbrus, Aconcagua, Monte McKinley, Monte Everest. Purtroppo, durante la prima sfida, il "Mont Blanc Crossing", una traversata di due giorni dell'intero massiccio del Monte Bianco, dalla Francia alla Svizzera,  il 17 giugno il compagno Stéphane Brosse ha perso la vita sull'Aiguille d’Argentière (m. 3900),  precipitando per circa 600 metri dopo esser stato tradito da una cornice di neve che ha ceduto sotto i suoi piedi.

Dopo un periodo trascorso negli Stati Uniti, conclusosi con l’ennesimo successo fatto registrare sul "Gran Teton", dal Lupine Meadows Trailhead alla vetta e ritorno per un totale di 12.5 miglia e 7,428 piedi in 2h e 54' (il precedente record era di 3h e 6'), Kilian è tornato sul Monte Bianco per compiere, questa volta, la traversata "Courmayeur-Chamonix", percorrendo in solitaria la via Innominata in appena 8h 42' 57". Partito martedì 18 settembre 2012 alle 3:53 del mattino dalla chiesa di Courmayeur, alle 10:15 è giunto in cima ai 4810 metri del Tetto delle Alpi, per poi scendere in due ore e 19 minuti, arrivando a Chamonix lungo la Voie Royale.

L'11 luglio del 2013 Kílian Jornet, sempre nell'ambito del progetto "Summits of my Life", tenta l'impresa col Monte Bianco. Partito alle 4:46 dalla chiesa di Chamonix (1037 metri di quota), raggiunge la vetta (4808 metri di quota) in 3h 33', per poi ridiscendere a Chamonix in 1h 24', realizzando il tempo record di 4h 57' 40", circa 13 minuti in meno del precedente.

Il 21 agosto 2013 ha stabilito il record di salita e discesa del Cervino da Breuil-Cervinia, con il tempo di 2h 52' 2". Kilian ha impiegato 1h 56' 15" per la salita e circa 55 minuti per la discesa. Ha abbassato di 22 minuti il precedente record di Bruno Brunod di 3 ore e 14 minuti, stabilito nell'agosto 1995.

Dopo aver rimandato l'impresa col Monte Elbrus per avverse condizioni meteorologiche, Il 7 giugno del 2014 Jornet stabilisce il record in solitaria negli U.S.A. sul Monte McKinley (6.194 m) in 11h 48' (tempo di ascensione: 9h 45'), superando di ben 5h il precedente record del 2013 !

Nel mese di dicembre dello stesso anno, Kílian Jornet i Burgada affronta l’Aconcagua, la montagna nella cordigliera delle Ande Argentine che coi suoi 6962 m. costituisce la vetta più alta del continente americano. Dopo un primo tentativo andato a vuoto a causa del vento che soffiava a 90 Km/h presso quota 6500, Jornet ritenta quattro giorni dopo, il 23 dicembre 2014. Partito da Horcones, dove è situato l'ingresso del Parco Nazionale di Aconcagua, il catalano raggiunge la vetta e ridiscende in un tempo complessivo di 12h 49', battendo quindi sia il record ufficiale del portoghese Carlo Gomez sia quello ufficioso dell'asturiano Jorge Egocheaga.

(fonte informazioni : wikipedia)

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