TRANSMARATHON CILENTO 4a TAPPA
11a EDIZIONE
CORSA A TAPPE LUNGO I SENTIERI
DEL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO
16 - 21 agosto 2011
SANTUARIO MADONNA DI PIETRASANTA
SAN GIOVANNI A PIRO
KM. 13,000
Ringraziamo ancora gli amici della Società organizzatrice, la LIBERTAS AGROPOLI, che ci inviano con grande tempestività le Classifiche della TransMarathon 2011 !
Goduta pienamente la giornata di riposo di Venerdì, si riparte con la gara più impegnativa e dura della TransMarathon, la 4a e penultima tappa, che ha portato dal Santuario della Madonna di Pietrasanta al comune di San Giovanni a Piro. Ancora un caldo soffocante protagonista e in grado di mettere a dura prova la resistenza dei podisti. Volata interminabile e davvero da fotofinish quella tra i tre marocchini, con vittoria di Adil Ismail in 46' 54" davanti a Jouhaer Samir in 46'55 e stesso tempo per Abdelhadi Benkhadir. Soltanto l'arrivo dell'ultima tappa a Roccadaspide decreterà il vincitore della 11a TransMarathon. In Classifica generale al 1° posto Adil Ismail con 2h 40' 44" con un secondo di vantaggio su Jouaher Samir 2h 40' 45". Al terzo posto ancora Emanuele Zenucchi con 2h 45' 40".
In campo femminile invece i giochi paiono fatti con la quarta vittoria consecutiva dell'atleta polacca Joanna Drelicharz della Società Ginnastica Comense in 57' 22". Alle sue spalle Ester Zio in 58' 24" e terzo posto per Sara Bradaschia in 1h 00' 28".
Santuario della Madonna di Pietrasanta
Per la A.S.D. PODISTICA TORINO, Luca Cuda chiude la prova in 55' 18" e mantiene il 26° posto nella Classifica Generale. Luca Severini chiude in 1h 02' 45" e recupera posizioni risalendo al 59° posto. Significativo il recupero nella Classifica Generale anche per il nostro terzo atleta in gara, Roberto Bortoloni, che passa in 146a posizione, dopo aver chiuso la gara in 1h 25' 34". 319 gli atleti complessivamente presenti nella Classifica Generale, comprendendo anche i podisti che hanno preso parte ad una sola gara. 167 invece gli atleti che hanno completato regolarmente le quattro tappe sinora disputate.
San Giovanni a Piro
Santuario Madonna di Pietrasanta
Il patrimonio storico e artistico di S. Giovanni a Piro comprende quindici cappelle sparse nel territorio. Tra tutte emerge, per posizione ed importanza, la Cappella dedicata a Maria SS. di Pietrasanta, situata all’incirca a 2 Km. dal centro abitato e a 650 metri sul livello del mare. Tra la chiesa e il paese esiste ancora oggi un profondo vallone coperto di macchie, di querce e di elci. In questa fitta boscaglia si snoda una vecchia via a gradini in pietra ed un tortuoso sentiero praticabile solo a piedi o a dorso d’asino.
Oggi una larga strada carrabile s’inserisce perfettamente nel contesto storico ambientale e paesaggistico del luogo, permettendo un comodo accesso al Santuario. Furono, molto probabilmente, i monaci Basiliani a scolpire, verso il 1200, sulla punta del monte Piccotta la statua della Madonna, formando un solo corpo con la nicchia incavata nella pietra. La cappella rupestre capace di contenere, in origine, appena poche decine di persone fu solo in seguito ingrandita dai devoti, che, riconoscenti dei benefici ricevuti dalla Vergine, affidarono a Lei la protezione del paese. Della costruzione originaria rimane oggi solo una parte dell’abside. L’edificio è costruito ad una sola navata e l’interno della chiesa, tutto in pietra e muratura, è decorato a linee semplici con stucchi e festoni di angeli di colore bianco crema; le poche finestre creano un’atmosfera particolare, degna di un luogo di raccoglimento e preghiera. L’edificio è stato restaurato e ampliato più volte. Un intervento fu necessario dopo il 1806, anno in cui la posizione strategica del santuario aveva tratto in inganno le truppe di Gioacchino Murat che, avendolo scambiato per un fortino militare, si scagliarono su di esso. Il santuario è stato recentemente restaurato e nel 1988, in occasione dell’Anno Mariano, è stato eretto un obelisco alla Madonna: sulle fondamenta di calcestruzzo è montato un basamento in pietra a faccia vista sul quale si eleva uno stelo rivestito in travertino; sopra il capitello la statua della Madonna è scolpita in marmo bianco di Carrara. Per giungere in cima, dov’è posta la statua, bisogna scalare una singolare scalinata in pietra locale. Tutta la zona è illuminata con lampade allo iodio, che rende il Santuario simile ad un faro che vigila sull’anfiteatro acqueo del Golfo di Policastro